Il caratteristico poppel rosso che campeggia sulla scatola è un biglietto da visita importante: essere nominato dalla giuria del famoso premio tedesco è un riconoscimento a cui tutti i game designer ambiscono, come per gli attori accarezzare la statuetta dorata dell’Academy. Lo Spiel des Jahres si è guadagnato negli anni una prestigiosa ed elevata reputazione, che per molti mercati europei è determinante per i volumi di vendita che può raggiungere, oltre al prestigio che trasmette a tutti quelli che coinvolge.
Rüdiger Dorn, l’autore tedesco (nato nel 1969) è una rispettabilissima firma che ha collezionato diverse nomine allo Spiel des Jahres e si è tolto anche la soddisfazione di portarsi a casa il poppel grigio, quello del Kennerspiel des Jahres nel 2014 con Istanbul. Ha pubblicato ben diciotto eurogames, dal 2001 al 2018, tra cui è necessario, per i giocatori italiani, ricordare Goa, Dragonheart oltre al titolo premiato già citato e quello che stiamo recensendo.






Il caratteristico poppel rosso che campeggia sulla scatola è un biglietto da visita importante: essere nominato dalla giuria del famoso premio tedesco è un riconoscimento a cui tutti i ambiscono, come per gli attori accarezzare la statuetta dorata dell’Academy. Lo si è guadagnato negli anni una prestigiosa ed elevata reputazione, che per molti mercati europei è determinante per i volumi di vendita che può raggiungere, oltre al prestigio che trasmette a tutti quelli che coinvolge., l’autore tedesco (nato nel 1969) è una rispettabilissima firma che ha collezionato diverse nomine allo Spiel des Jahres e si è tolto anche la soddisfazione di portarsi a casa il poppel grigio, quello del Kennerspiel des Jahres nel 2014 con . Ha pubblicato ben diciotto , dal 2001 al 2018, tra cui è necessario, per i giocatori italiani, ricordare , oltre al titolo premiato già citato e quello che stiamo recensendo. L’edizione che analizziamo è quella italiana della (che in realtà è multilingue assieme allo spagnolo e al portoghese), in una voluminosa e sgargiante scatola che, presa in mano, ha un discreto peso e all’interno si muovono un notevole numero di componenti. L’editore propone un gioco , dagli per una durata media delle partite di . Il prezzo di è un costo “importante” quindi l’aspettativa, prima di aprirlo e giocarlo, è abbastanza alta. Il gioco si presenta come «veloce ed emozionante per tutta la famiglia» e promette un innovativo sistema di movimento su una mappa che evolve e cambia grazie a un cospicuo numero di tessere e di carte che trasformano il tabellone. , adatto a chi sta percorrendo un sentiero ludico iniziato dal lontano , attraverso un d’annata, toccando molto più recentemente e (o ?). In questo gioco saremo degli avventurieri all’interno di misteriose tombe dei faraoni egizi a caccia di preziosi tesori, in gara tra noi in un emozionante gioco di percorso. I componenti sono un , una , una , 55 , 74 e 49 : ripensando al peso della confezione e a quello del prezzo i conti sembrano tornare. L’editore e il “sigillo rosso” della giuria tedesca sono una piccola polizza di assicurazione: è il momento di lacerare la pellicola trasparente che ci divide dall’ .Veloce ed emozionante
Devir
da 2 a 4 giocatori
8 anni in su
45 minuti
44,90 Euro
Ci aspettiamo un gioco leggero, facilmente fruibile e divertente
Gioco dell’Oca
Non t’Arrabbiare
Tokaido
Camel Up
Camel Cup
tabellone
plancia
scheda
carte
tessere
segnalini
unboxing

Sollevato il coperchio, dalla scatola fuoriescono un , stampato integralmente a colori sia sul fronte che sul retro, pieni di tessere quadrate, di segnalini e altri componenti sagomati, contenente un unico mazzo di carte e al cui interno traspare una serie di componenti di legno colorati, alcuni di sagomatura originale, altri standard. Non va dimenticato (standard, di plastica) che “gira” libero e solo nella scatola. Tutti gli elementi di gioco sono ovviamente accompagnati dai (uno per ognuna delle tre lingue), singolarmente di otto pagine rilegati con punti metallici. Svuotata la scatola si rivela un , , di pregevole fattura, solido e funzionale. La qualità dei materiali e della lavorazione risultano subito evidenti (perfino dall’odore) e tutto rispetta esattamente le aspettative, nonostante l’impatto non risulta emotivamente molto coinvolgente. Tutto è come deve essere. Il giocatore molto esperto, soprattutto se di gusti , in questo momento potrebbe provare un retrogusto amaro: è , molto ordinato, incredibilmente ottimizzato e funzionale, perfetto per una famiglia che desidera “apparecchiare” la tavola e cominciare a giocare senza inutili perdite di tempo. , ma neanche nessuna spiacevole rinuncia: la scatola fornisce tutto quello che è necessario per giocare e ripaga quello che lo scontrino ci ricorda che abbiamo pagato.Come deve essere
variopinto tabellone a quattro pannelli
due grandi fogli fustellati
altri tre fogli fustellati
un pacchetto ben incelophanato
un sacchetto di plastica richiudibile
il dado
tre regolamenti
vassoio interno di cartone colorato
personalizzato e fustellato
gorgeous
Luxor
chiaramente un prodotto tedesco
Nessun fronzolo

L’allestimento è rapido e confortevole: tutti i componenti si defustellano facilmente e senza nessun intoppo; anche in questi piccoli particolari. Il tabellone fa bella mostra di sé al centro del nostro piano di gioco, e il regolamento è il solito della Queen Games (quindi i clienti affezionati non dovrebbero avere nessun problema), nonostante il lavoro di localizzazione. L’edizione “originale” tedesca, a questo punto, è perfettamente uguale alla “nostra”; la Devir ha aggiunto semplicemente i regolamenti tradotti. Per chi non ha mai letto un regolamento di questa casa editrice tedesca (quindi non responsabilizzate i localizzatori), va puntualizzato che i loro manuali portano direttamente al gioco, senza nessun abbellimento o inutile orpello. Tutti i centimetri quadrati dei fogli di regole sono sempre sfruttati al massimo e le informazioni sono compresse nel minor spreco possibile di spazio. Nonostante siano molto colorati e ricchi di schemi illustrati, all’impatto possono risultare caotici e poco invitanti. Fidatevi, possono non piacere a tutti, ma si riveleranno , concretezza “germanica” appunto: se cercate un po’ di narrativa che coinvolga nell’ambientazione è meglio che vi rechiate in libreria.Minor spreco possibile
la qualità tedesca si percepisce
ben organizzati e funzionali

Sul piano di gioco il tabellone accentra su di sé tutta la carta e il cartone dei componenti. Nonostante la cospicua quantità la preparazione non è lunga né complessa. La partita si avvia in poco tempo: i giocatori esperti comprendono al volo sia la struttura che le meccaniche, ma anche per i giocatori meno navigati, seguendo interamente i pochi passi descritti nel regolamento, comprenderanno le procedure senza particolare fatica. , composto da tre semplici fasi: si gioca una carta dalla mano, si applica il movimento a una propria pedina a scelta e, in base alla casella di arrivo del movimento, ci sono conseguenze; si conclude il turno pescando una carta dal mazzo, tornando così ad avere cinque carte in mano. Come promesso dalla scatola, : le cinque carte in mano non devono mai cambiare l’ordine: nella fase in cui se ne deve giocare una la si deve scegliere tra le due “esterne” del ventaglio, ovvero la prima o l’ultima della mano. Ogni carta possiede un valore e, giocandola, si interagisce con il movimento delle proprie pedine: lo scopo principale è portarle sulle caselle “piene” per soddisfare i costi delle tessere per poterle così raccogliere. Alla fine del proprio turno, la carta che si pesca, e che ripristina la mano, deve essere posta al centro trovandosi così ad avere due carte davanti e due dietro. Questa soluzione crea una gestione del sistema di movimento interessante, con un limitato impatto aleatorio, facile da capire e con un buon numero di opzioni. Il numero delle carte del mazzo è contenuto e, in una partita a tre o quattro giocatori, la pila degli scarti deve essere rimescolata molto spesso per ricreare il mazzo da cui pescare, ma sarebbe esagerato segnalarlo come vero e proprio difetto. , quindi alla prima partita, soprattutto se volete giocare subito, tenete a portata di mano il regolamento per approfondire, quando risulta necessario, tutti gli effetti più complessi. Un terzo del regolamento è dedicato a questi approfondimenti, quindi potete capire che le regole “base” sono davvero poche. Comprese poi le chiavi di lettura, con un po’ di intuito, tutto risulta chiaro e decifrabile.Nuovo e apprezzabile
Le regole sono intuibili e il turno è lineare
il sistema di movimento risulta nuovo e apprezzabile
Tutti i componenti sono indipendenti dalla lingua

Le prime due pedine che raggiungono l’ultima casella centrale del percorso a spirale sul tabellone, raccolgono i preziosi Sarcofagi e fanno terminare la partita portando i giocatori a calcolare l’insalata di punti che determina il vincitore. : raccogliendo Tesori lungo il percorso e collezionandoli in modo da formare gruppi da tre tessere di tipo diverso, oppure tentando la sorte con gli Scarabei, ovviamente con i Sarcofagi se siete stati gli avventurieri più veloci, o ancora concludendo la partita con le proprie pedine in posizioni strategiche, perché ogni casella è accoppiata a una parete che assegna punti supplementari. Quello che ne totalizza il maggior numero si aggiudica il primato. Il gioco è gradevole, lo svolgimento dei turni è rapido e i tempi di attesa per l’alternanza sono contenuti, anche al massimo numero di giocatori (quattro). Nel proprio turno le opzioni sono ampie senza rendere complesso il livello di difficoltà. La randomicità offerta dai componenti garantisce una . Il conteggio finale dei punti lascia adeguatamente in sospeso la dichiarazione del vincitore fino all’ultimo, nel massimo rispetto della tradizione dei nuovi classici tedeschi. Alla fine vince chi ha collezionato più punti, non chi arriva primo al traguardo del percorso: non è una gara di velocità ma di sostanza. Insalata di sostanza
Ci sono ben sette modi per accumularli
buona longevità

è un gioco soddisfacente, concreto, leggero e divertente: un prodotto ben fatto, basato su idee buone, sviluppato con criterio, esperienza e qualità. Lo stile è pienamente e totalmente , in tutto, dai componenti al tipo di divertimento che offre. Se siete clienti affezionati della Queen Games avete un prodotto d’annata che vi avvolgerà in un’ampia zona di conforto. È un gioco . Non ci sono tantissimi giochi nei cataloghi attuali che possono coprire efficacemente lo spazio sullo scaffale che questo titolo può occupare a chi vuole avere una propria ludoteca ben rifornita. L’ambientazione egizia e l’avventura sono temi evocativi, ma non aspettatevi che l’argomento interagisca con il gioco o rimarrete delusi del vostro acquisto. , fatela con : è più semplice, più , mentre lo Spiel des Jahres del 2014 lo consigliamo a giocatori un pochino più esperti, ma la distanza che li separa non è enorme. Se amate il genere gustateveli entrambi ma mettendo prima poi . Alla fine della nostra analisi, è necessario concludere con il prezzo dell’edizione italiana che, a nostro parere, è una nota un po’ stonata nel contesto di un prodotto completamente efficace. Poniamo la questione al distributore nazionale, la Devir: per essere un’edizione multilingue di un gioco i cui componenti sono tutti indipendenti dalla lingua : come mai? Probabilmente ci sono buone ragioni che spiegano questo costo, Devir è un editore internazionale, di esperienza, ma sarebbe un peccato che questo buon gioco venisse de-valorizzato per questo motivo, perché in tutta coscienza non lo merita.Meglio faraoni o cammelli?
Luxor
german
adatto a partite in famiglia anche con giocatori non esperti
Se dovete fare una comparazione
Camel Up
Luxor
family
Luxor
Camel Up
l’importo dello scontrino per l’acquisto di Luxor in negozio può risultare un po’ alto
Lik






Linearità Il gioco si apprende velocemente ed è facile da approcciare per chiunque.
Like:
Love:






Sostanza Tutto è armonico e nulla fuori posto, ogni regola è indispensabile al risultato.
Love:
Ahah:






Competitività Ogni mossa mette pathos agli avversari, difficile prevedere i punteggi finali.
Ahah:
Wow:






Scelte Meccaniche dalla forte personalità, interessante profondità tattica e strategica.
Wow:
Sigh:






Quattro Limitato a quattro giocatori, anche solo uno in più avrebbe fatto la differenza.
Sigh:
Grrr:

Ambientazione L’Antico Egitto ha molto da raccontare, qui sterile e con poco . Tutti i diciotto titoli firmati dall’autore tedesco di . è una nota casa editrice, con sede a Troisdorf in Germania, fondata nel 1992 da Rajive Gupta. Negli anni si è specializzata prevalentemente nella pubblicazione di giochi in stile tedesco e , ma pubblica anche giochi per bambini e giochi più complessi. Il titolo più significativo è di Dirk Henn (2003), vincitore dello Spiel des Jahres ma vale la pena, per comprendere appieno lo stile Queen Games, ricordare anche: di Stefan Feld (2005), ancora di Dirk Henn (2006), nominato Miglior Gioco di Strategia dell’International Gamers Award, Fresco di Marco Ruskowski e Marcel Süßelbeck (2010), vincitore del Deutscher Spiele Preis e nominato allo Spiel des Jahres, di Donald X. Vaccarino (2011), vincitore dello Spiel des Jahres e, infine, di Kristian Amundsen Ostby (2012). Se volete giochi spiccatamente tedeschi, per gruppi che amano una complessità non elevata, senza scadere nella banalità, un titolo di questa casa editrice, scelto con cura, difficilmente disattende le aspettative. I giochi che vincono un premio di questa caratura non devono piacere per forza, ci mancherebbe, ma la lista dei titoli che, dal 1979, sono stati bollati con il poppel rosso è tale oramai da contenere titoli che fanno parte inseparabile della storia moderna del gioco, soprattutto per chi ancora si nutre solo di e . Nella lunga lista che segue, trovate evidenziati in i titoli che potrebbero ben figurare nella vostra Ludoteca personale, o in quelli che almeno devono essere parte della vostra esperienza di giocatori.
Grrr:
appealLa Maturità di Dorn
Luxor Rüdiger DornLa Regina dei Giochi
Queen Games
family games
Alhambra
Roma
Shogun
Kingdom Builder
EscapeI Giochi dell'Anno
Monopoly
Risiko
rosso
blu
Se volete acquistarli online cliccate sui link della lista che segue che vi mandano direttamente alle edizioni in italiano disponibili in Rete.
1979 – La Lepre e la Tartaruga di David Parlett per Ravensburger
1980 – Rummikub di Ephraim Hertzano per Intelli
1981 – Focus di Sid Sackson per Parker Brothers
1982 – Sagaland di Alex Randolph e Michel Matschoss per Ravensburger
1983 – Scotland Yard di Werner Schlegel e altri per Ravensburger
1984 – Dampfross di David G. Watts per Schmidt Spiele
1985 – Sherlock Holmes Consulente Investigativo di Anthony Uruburu per Franckh-Kosmos
1986 – Heimlich & Co. di Wolfgang Kramer per Ravensburger
1987 – Auf Achse di Wolfgang Kramer per F.X. Schmid
1988 – Barbarossa di Klaus Teuber per ASS
1989 – Café International di Rudi Hoffmann per Mattel
1990 – Adel verpflichtet di Klaus Teuber per F.X. Schmid
1991 – Drunter & Drüber di Klaus Teuber per Hans im Glück
1992 – Campionato italiano di Rob Bontenbal per Jumbo
1993 – Bluff di Richard Borg per F.X. Schmid
1994 – Manhattan di Andreas Seyfarth per Hans im Glück
1995 – I Coloni di Catan di Klaus Teuber per Franckh-Kosmos
1996 – El Grande di Wolfgang Kramer e Richard Ulrich per Hans im Glück
1997 – Mississippi Queen di Werner Hodel per Goldsieber Spiele
1998 – Elfenland di Alan R. Moon per Amigo Spiele
1999 – Tikal di Wolfgang Kramer e Michael Kiesling per Ravensburger
2000 – Torres di Wolfgang Kramer e Michael Kiesling per F.X. Schmid
2001 – Carcassonne di Klaus-Jürgen Wrede per Hans im Glück
2002 – Villa Paletti di Bill Payne per Zoch Verlag
2003 – Alhambra di Dirk Henn per Queen Games
2004 – Ticket to Ride di Alan R. Moon per Days of Wonder
2005 – Niagara di Thomas Liesching per Zoch Verlag
2006 – Thurn und Taxis di Andreas Seyfarth e Karen Seyfarth per Hans im Glück
2007 – Zooloretto di Michael Schacht per Abacus Spiele
2008 – Keltis di Reiner Knizia per Kosmos
2009 – Dominion di Donald X. Vaccarino per Hans im Glück
2010 – Dixit di Jean-Louis Roubira per Libellud
2011 – Qwirkle di Susan McKinley Ross per Schmidt Spiele
2012 – Kingdom Builder di Donald X. Vaccarino per Queen Games
2013 – Hanabi di Antoine Bauza per Asmodée Éditions
2014 – Camel Up di Steffen Bogen per Eggertspiele/Pegasus Spiele
2015 – Colt Express di Christophe Raimbault per Ludonaute
2016 – Nome in Codice di Vlaada Chvatil per Czech Games Edition
2017 – Kingdomino di Bruno Cathala per Pegasus Spiele
2018 – Azul di Michael Kiesling per Next Move/Plan B Games